Cannavaro riesce in qualcosa che ha del miracoloso, vincendo con la sua Udinese una partita che nei 90 minuti ha visto con un piede in B prima l’Udinese poi l’Empoli e nel finale il Frosinone che sportivamente parlando probabilmente era quella che giocava meglio delle tre. l’Udinese ha riscosso stasera i crediti accumulati durante il campionato con la dea Eupalla in una partita iniziata a mille ma dove puoi il Frosinone ha preso in mano le redini del gioco non riuscendo a concretizzare solo per la gran serata di Okoye la traversa ed il palo che hanno negato il gol al Frosinone. La notte degli incubi e dei sogni consegna ai bianconeri il trentesimo anno di serie A, conquistato con il primo gol nella massima serie di Davis, bello quanto importante e siglato quando stava per chiedere il cambio per un mezzo infortunio. Il sorriso di Cannavaro dice tutto ed è ancor più radioso del solito quando ci dice “Quando mi hanno chiamato a Udine, per una cosa che a molti sembrava impossibile , ho detto subito di sì perché conoscevo la storia di questa società e son contento di avergli regalato il trentesimo anno di serie A”. I bianconeri non hanno giocato bene, sono stati brutti sporchi e cattivi come forse bisognava essere più spesso quest’anno, ma sono riusciti a vincere zittendo tutti coloro che già vedevano l’Udinese nella serie cadetta, e con la vittoria che ha condannato il Frosinone ha allontanato anche tutte le voci di varii intrecci per salvarsi. Quest’anno molte cose hanno girato male, tra infortuni di lungo corso, troppi gol presi negli ultimi minuti, che consegnano ai bianconeri il record europeo di 19 pareggi in un campionato. Cosa che pochi sanno e che mister Cannavaro è riuscito a gestire perfettamente è che questa settimana metà della squadra che era in campo oggi, non si è allenata per problemi fisici vari vari fino a venerdì, vedi Lucca, Brenner, Davis e Perez, ciò che si nota dell’allenatore partenopeo è che è in grado di cambiare le gare in corso, spostando uomini e facendo qualche sostituzione cosa che non si vedeva da tempo a Udine. La personalità di Cannavaro ha sollevato da molte responsabilità ed alleggerito i giocatori che probabilmente hanno giocato a mente libera sapendo che dovevano solo pensare a fare il meglio possibile e così è stato. Ora è tempo di festeggiare ma si spera che chi di dovere prenda coscienza del fatto che bisogna cambiare rotta, ci vuole più qualità ed un progetto sportivo che visto quanto prevedeva il contratto, dovrebbe ripartire da mister Cannavaro al quale dovranno essere consegnati dei giocatori all’altezza non per forza tutti stranieri e senza l’ obbligo di giocare con schemi prefissati parlando di fantomatici DNA. Probabilmente il regalo più bello per l’83esimo compleanno del paron Pozzo gliel’ha fatto la sua squadra salvandosi ma lo ha fatto anche a questa terra che ama i colori bianconeri. Per stasera complimenti a tutti, noi non ci occuperemo di mercato né degli Europei di calcio, ma saremo sempre pronti a raccontarvi le novità effettive dei bianconeri buona estate a tutti.