Gotti deve rinunciare anche a Nesto infortunato, unica vera punta a sua disposizione che non sarà un dio del calcio ma è l’ unico che ha i movimenti della punta e con Llorente non al meglio, si affida ad Okaka ed agli uomini di classe dietro a lui per offendere il Benevento. Il solito Rodrigo illumina splendidamente e prima Molina poi Arslan infilano i giallorossi per una partita che già dopo pochi minuti sembra facile facile. Ma si sa l’Udinese è maestra a complicarsi la vita e Arslan, croce e delizia con un retropassaggio degno forse degli esordienti, mette nei guai Musso che esce come può, ed alla 100esima presenza viene ammonito e salterà la Juve, ed ecco il quarto rigore contro in 4 partite, decimo del campionato, e gara riaperta. I campani insistono ma Musso si fà perdonare e diventa insuperabilese non verso la fine ma solo a causa di una deviazione, mentre Larsen si ritrova goleador su un’altra invenzione di De Paul. Braaf i numeri li ha ed il gol che chiude i conti lo dimostra 4 a 2 con risultato e meriti mai in discussione. Oggi l’Udinese di De Paul ha giocato come sà e nemmeno l’ennesimo rigore contro ed un autogol sono riusciti a domarla. Discorso salvezza chiuso con ampio anticipo seppur non ancora matematicamente, tanti infortuni, tanti rigori contro e pochi a favore, ma per la prima volta dopo anni l’Udinese gioca a calcio. Molti di quelli che di calcio ne sanno, soprattutto a partita già giocata, sostengono che questa formazione dovrebbe giocare meglio, segnare e vincere di più ed io sulla carta concordo, ma voi lo sapete, io sono una testa di calcio e per fortuna per ora a pallone si gioca sul campo ed i fatti dicono altro. La squadra è stata assemblata tardi, ha sempre avuto assenze importanti, prima in difesa, poi in attacco dove non si è mai potuto schierare la batteria al completo ed il Mr è quasi sempre riuscito a fare di necessità virtù ed a ottenere la salvezza che così scontata non era, dando un’ identità alla squadra e creando un gruppo che pur orfano di pezzi importanti saprà dare soddisfazioni anche in futuro con pochi giusti innesti. La squadra è De Paul dipendente? Bè se la classe del Diez non spostasse gli equilibri a che servirebbe? Le prossime saranno gare difficili ma si potranno affrontare a cuor leggero in preparazione dell’ anno che verrà, godendoci gli ultimi numeri del Diez e di Musso, e la fioritura di Molina e Braaf pronti a prendersi la scena nell’ Udinese del futuro. Solo una domanda: Gotti con mezza squadra ha salvato l’Udinese a 5 gare dalla fine, con un gruppo tutto dalla sua, e senza il sostegno del 12 uomo in campo, voi che sapete…siete sicuri che l’ eventuale nuovo mister sarà migliore contando che da anni si è fatto peggio e che Gotti ritroverebbe un gruppo che conosce? Io andrei avanti per questa strada con questo Mr ed innesti di qualità, almeno uno per reparto, più i sostituti dei partenti che speriamo saranno pochi.