L’Udinese, ospitando oggi pomeriggio al Friuli Dacia Arena la Roma seconda in classifica, inizia il proprio girone di ritorno dopo che la parte ascendente si era conclusa con l’immeritata sconfitta patita sette giorni fa contro l’Inter e che aveva fatto girare gli uomini di Mr Delneri alla quota più che dignitosa di 25 punti, 18 dei quali raccolti nelle 12 gare con l’allenatore di Aquileia in panchina. L’approccio odierno dei bianconeri e’ stato proprio l’opposto rispetto all’ultima gara, sicuramente anche per merito della pressione giallorossa che praticamente ci ha fatto assistere ad un monologo capitolino che ha prodotto nei primi 20 minuti cinque azioni molto pericolose, compreso al 12′ il goal di Nainggolan ed al 18′ il rigore fallito da Dzeko con un missile terra-aria direttamente in curva nord. È da questo momento, proprio grazie all’erroraccio del bosniaco, che ha inizio un’altra partita dove i bianconeri, scrollatisi di dosso i timori reverenziali dei primi minuti, hanno cominciato a giocare ed a rendersi pericolosi con Felipe, De Paul (due volte) ed infine con Thereau facendo in modo che anche il portiere ospite Szczesny si sporcasse i guantoni, ma senza pareggiare le sorti dell’incontro.
Nella ripresa il buon Gigi ha provato, con l’innesto prima di Perica poi di Hallfredsson ed infine di Ewandro di cambiare non solo modulo ma logicamente anche le sorti dell’incontro ma le polveri dei nostri attaccanti continuavano ad essere bagnate, mentre dall’altra parte la giornata poco felice del numero 9 giallorosso non permetteva agli ospiti di mettere in ghiaccio la gara. In buona sostanza l’Udinese non mi è dispiaciuta in generale ma il famoso gap da colmare con le grandi resta piuttosto significativo, anche se tutte le sconfitte sono state ottenute con solamente una rete di scarto. E soprattutto oggi ho avuto la sensazione che solo il rigore fallito dalla lupa abbia lasciato aperto il match. Adesso sotto con l’Empoli, quella si che sarà una gara alla nostra portata e possibilmente da vincere.
Paolo Matrecano