E’ la partita del cambiamento, di allenatore, di gioco, o di mentalità forse le ultime due opzioni sono le più valide e vantaggiose…e l’ Udinese che oggi affronta i doriani sembra avere un piglio diverso.
In porta c’e’ Bizzarri che dirige la difesa con più autorità, senza nulla togliere ad uno Scuffet che in fasi delicate come questa è meglio non si prenda troppo peso sulle spalle, al centro Jankto che insieme a Barak fa dannare i doriani, per il resto le novità stanno tutte nella testa dei bianconeri. La partita è maschia ed arbitrata molto “all’ inglese’ unico lato positivo di un’ arbitraggio assolutamente da censurare da entrambe le parti pur se ha concesso 3 rigori sacrosanti che pochi avrebbero fischiato. C’è ancora molto da lavorare, anche oggi si sono sprecate troppe occasioni che avrebbero potuto chiudere la partita. Di solito non parlo dei singoli ma oggi, finchè aveva energie da spendere, si è visto il De Paul che sa di gran giocatore. Zapata? Non pervenuto, anticipato sistematicamente, ed ingnorato dal pubblico al contrario di Quagliarella indimenticato ed indimenticabe. Si rivede Balic accolto da fragorosi applausi che speriamo col tempo riesca a meritare, oggi non sfigura fà il suo ma è unpoco ‘molle’ il piede però c’è, cosa che sembrava aver perso Maxi quando da 2 metri ha sparato sulla traversa una deviazione sotto misura, ma poi con un tocco sotto come pochi ha dimostrato che c’è ancora. Fofana stà tornando quello dei bei tempi e per i genovesi è un massacro…In curva si cantava ‘vi vogliamo così’ ed è quello che il Friuli chiede, una squadra con la voglia di fare, poi non sempre và bene ma giocando in così la classifica sarebbe stata certamente diversa. La Samp probabilmente pensava di fare un sol boccone di quell’ Udinese un poco spaesata, sprecona ed imprecisa, alla quale però girava tutto male al contrario dei doriani, ma l’ Udinese di oggi ha sgarfato nuovamente e non c’è stata storia.