
Per il recupero della gara contro il Toro, rimandata per la morte di Papa Francesco, causando non pochi disagi ai tifosi già a Torino al momento dell’annuncio, Runjaic deve tamponare alcune assenze in particolare in attacco dove troviamo Bravo supportato da Ekkellenkamp e Payero, in panca per dare una sferzata alla gara si rivedono Sanchez e Davis. La gara è importante per entrambe le squadre che si giocano il 10′ posto. Si comincia con un minuto di silenzio, il Torino palleggia meglio e spinge di più ma entrambe le squadre giocano più o meno fino alla tre quarti poi non creano pericoli particolari ma il centrocampo è più in mano al Toro. La prima volta che l’Udinese riesce a superare la pressione del Toro in uno scambio veloce con Ekkellenkamp, Atta la mette dentro ma è leggermente avanti alla linea difensiva granata ed il goal viene annullato. Passano due minuti e per la legge del calcio ‘gol sbagliato gol subito’ su un errore in uscita di Lovric, ed un orrore difensivo bianconero, dopo due parate consecutive, seppur imprecise, sul terzo tiro nulla può l’estremo bianconero e l’Udinese va sotto. Bravo pressa e corre ma spesso non è supportato. È vero Lucca non segna da pochi metri, non si ottiene un rigore, si fa qualche errore, senza questi fattori ci sarebbero altri risultati, inoltre quando Thauvin non c’è manca un po’ di qualità, ma c’è un’estrema mediocrità bianconera che ha sicuramente tirato un po’ i remi in barca dopo i 40 punti. Si parla di mancanza di motivazioni ma sembra che queste manchino solo ai bianconeri perché gli altri il campo lo onorano. Questa Udinese può vantarsi solamente di aver battuto le squadre necessarie per salvarsi, perché per il resto non è avanzata di niente, l’allenatore che forse in Italia pensava di potersi mettere in mostra, non sembra granché determinante così come molti suoi giocatori che forse hanno la testa già in ferie. È vero Oggi manca il 50% delle realizzazioni bianconere ma sembra manchi proprio la testa. Masina che a Torino gioca decisamente poco, a Udine servirebbe come il pane. Verso il sessantesimo l’Udinese comincia a giocare e si mangia almeno un paio di gol allora la domanda è perché non provarci prima? Ai punti il pareggio ci starebbe ma nel calcio i punti li fa chi segna e per provare a farlo Runjaic mette in campo anche Sanchez e Pizarro, ma nell’unica azione del secondo tempo del Torino Solet regala un pallone e Dembelè appena entrato segna il 2 a 0 sul palo di Okoye. Arriva la quinta sconfitta consecutiva, non accadeva dal 2018, regalando per l’ennesima volta un tempo e conseguentemente la gara. Bene Davis, discreto Pafundi, non c’è stato tempo di giudicare i due cileni peccato che col Bologna non ci sarà Bijol che si è fatto ingenuamente ammonire alla fine della partita. In sintesi se si regala 2 gol in forse 3 azioni pericolose degli avversari e si sbagliano almeno 3 gol quasi fatti regalando un tempo e mezzo c’è decisamente qualcosa che non và.