Ancora priva di Clarke la Gesteco è scesa al Madison di piazzale Azzarita con l’animo leggero di chi può giocarsi con fiducia la sfida in uno dei “teatri” più prestigiosi della pallacanestro italiana contro un club che, nonostante le tante e non sempre positive vicissitudini societarie, fa parte della storia del basket nazionale.
E ancora una volta ha alzato l’asticella più in alto delle sue imprese, sbancando con un’autorevolezza impensabile l’impianto bolognese che quest’anno era caduto solo una volta per mano di Cento e a questo punto della stagione non può che inquadrare i play-off.
In avvio Pillastrini manda sul parquet Rota, Mouaha, Miani, Pepper, Dell’Agnello mentre Delmonte risponde con Thornton, Fantinelli, Davis, Aradori e Barbante e sono i felsinei che cercano subito di prendere il largo sospinti dal tifo della Fossa, ma i ragazzi di Pillastrini superato l’impatto titubante si portano avanti 9-10 a 3’52” grazie ad un Dell’Agnello decisamente a suo agio e autore di 7 punti consecutivi e chiudono avanti la prima frazione 12-15 con una tripla di Battistini sfoderando la consueta intensità difensiva. Il secondo periodo si apre con un parziale di 6-0 a favore della Effe che costringe coach Pillastrini a chiamare minuto a 7’22” sul 18-15 e i suoi riescono, con l’applicazione difensiva tenace, a tenere a contatto i padroni di casa in un match equilibratissimo, dove tra i ducali spicca in questa frazione Nikolic con punti 9 punti a bersaglio e Rota, che con due triple e una “magata” delle sue sulla sirena, fissa il 32-35 per Cividale all’intervallo lungo. A metà del terzo periodo, con un Mouaha sugli scudi la Gesteco tocca il massimo vantaggio sul 38-44, prima di subire il rientro della Fortitudo che con una tripla di Cucci a 1’39” impatta il 50-50, vanificando le triple con cui sempre Rota aveva tenuto avanti Cividale; il play di Portogruaro però è in serata di grazia e ancora una volta riporta avanti le Aquile friulane sul 50-55 con cui si arriva alla penultima sirena. L’ultimo periodo inizia nel modo migliore per la Gesteco, che riceve punti da Cassese e Dell’Agnello e a 7’38” è avanti di 8 lunghezze (55-63) per poi andare a + 12 (57-69) con due triple di Rota e Cassese a 6’12” con il PalaDozza che diventa una bolgia per rianimare i suoi beniamini e spingerli alla rimonta. Cividale accusa il braccino corto e sente la pressione, con i padroni di casa che si riavvicinano a 2’41” sul 64-69, mentre la Gesteco non riesce a trovare più la via del canestro, ingabbiata dalla difesa di casa. Miani rompe l’incantesimo per il 64-71 a 1’50” e ci si avvia ad un finale infuocato nel quale però Cividale non perde la bussola e s’impone per 72-75 e spegne la bolgia del PalaDozza e fa cantare i più di 300 supporters al seguito.