In una giornata grigia e umida, su un campo scivoloso, con lo stadio pieno di tifosi che attendono che l’Udinese faccia splendere il sole sul Friuli, i bianconeri ricevono la Roma. In difesa a sostituire Solet c’è il gigante buono Tourè che dopo pochi minuti, per una probabile distorsione al ginocchio, lascia il posto a “paura Kabasele”. In fascia confermato Modesto con Zemura dalla parte opposta e davanti Thauvin e Lucca. La Roma non è molto spumeggiante e l’Udinese, pur rischiando qualcosa, ci prova di più finché il punterò bianconero l’addomestica di petto per un collo perfetto quasi all’ incrocio e mette il decimo sigillo, confermato dopo 5 minuti di revisioni al Var. Neanche iniziata e proprio Kabasele con un inutile braccio largo in area regala il rigore del pari che rinvigorisce la Roma che va in vantaggio con un secondo rigore per un presunto tocco di Sava su El Shaarawi. Se il primo rigore pur essendo assurdo, perché il difensore bianconero ha si le braccia larghe ma semplicemente per occupare lo spazio all’avversario e non per andare incontro al pallone, secondo la regola attuale forse sbagliata è stato assegnato correttamente, sul secondo mi sembra abbastanza chiaro il tocco del portiere sulla palla e mi domando come mai per convalidare il gol di Luca ci sono voluti svariati minuti e per assegnare due rigori dubbi qualche secondo. La gara non sarebbe brutta ma i regali fatti alla Roma fanno masticare amaro. Entrano Pafundi e Sanchez per un’Udinese iper offensiva che vede Thauvin, Lucca, Sanchez, e Pafundi insieme ma l’Udinese non riesce ad offendere. Partita giocata discretamente e sprecata da errori grossolani che consegnano la seconda sconfitta di fila che rende la gara di Sabato contro il Venezia fondamentale per non finire in zone da incubo perché poi toccherà al Napoli.