IL DOPO FIORENTINA-UDINESE
Dopo la roboante vittoria contro la Sampdoria, sembrava che fossero sparite tutto ad un tratto le problematiche di inizio stagione in cui versa la squadra Bianconera.
E invece, vedi Firenze e regali il primo tempo all’avversario.
Squadra arroccata in difesa, con Maxi Lopez solo là davanti, senza palloni giocabili, lasciando di fatto il pallino del gioco ai viola che ringraziano confezionando un vantaggio meritato con uno degli ex di turno, quel Cyril Thereau ceduto alla Fiorentina a pochi giorni dal termine del mercato, non prima di aver segnato per la compagine Bianconera anche in questo inizio di stagione.
Ci prova subito Cyril, ma un salvataggio sulla riga del capitano dei bianconeri, quel Gabriele Angella fiorentino di nascita ieri al comando del reparto arretrato dei friulani in tenuta canarino, impedisce che la palla superi la linea di porta spedendo il tentativo del francese sul palo ad uscire.
Purtroppo però, al minuto 28, Cyril non perdona, ribadendo in rete un pallone spizzato da Simeone, e gioisce, come abbondantemente anticipato, ma senza nessun tipo di eccesso.
Come non bastasse, alla rete di Cyril segue anche un clamoroso palo colpito da Simeone.
Nel secondo tempo, il Mister Bianconero inserisce Ali Adnan per un Widmer non ancora al meglio al suo rientro da infortunio, e ripropone Matos (ex di sicuro poco rimpianto in terra Toscana) al posto di un impalpabile Lasagna.
La squadra sembra avere messo il turbo, e con un piglio decisamente diverso, si riversa nella metà di campo occupata e mai lasciata durante il primo tempo, ora occupata dalla viola.
L’impegno non manca, ma non basta, ed ecco che durante un inutile passeggiare in cerca di soluzioni valide del nostro De Paul in mezzo al campo, spuntare un Veretout che scippa il pallone e si invola verso la porta difesa (….) dal buon (….) Bizzarri che al tiro del francese risponde con Scuffettiana sublime tecnica e rimanda il pallone sui piedi di Cyril, che ringrazia ribadendo in rete per il raddoppio viola e la sua personale doppietta contro la sua ex squadra.
Accorciano le distanze i friulani, con un gol in mischia del suo brasiliano Samir, ma poi da qui in poi, a parte palloni alle stelle si Jankto, poc altro delizia le pupille sofisticate dei tifosi friulani.
Tutto questo per dire cosa?
Vengo al mio dunque: ho letto peste e corna su Cyril Thereau, dall’ingrato al ########, e vorrei poter dire la mia.
Parto ricordando alcuni dati:
- arriva all’udinese nella stagione 2014-2015, in 37 partite, segna 10 gol in campionato, in Coppa Italia 3 presense e 3 reti;
- nel 2015-2016 con 36 presenze segna 11 reti, in Coppa Italia 1 presenza e un gol;
- stagione 2016-2017, 33 presenze, 12 reti;
- finisce la sua avventura friulana con 2 presenze e 2 reti ad agosto 2017.
Facendo due calcoli, nelle sue stagioni a Udine, regala 108 presenze segnado 35 reti, piu 6 presenze e 6 reti in Coppa Italia, sempre da seconda punta.
Il tutto tra l’altro supportando (sopportando direi io) quel colombiano di cui non ricordo il nome (mi perdonerete spero) che in 2 stagioni da prima punta, osannato e coccolato da dirigenza e tifosi, riesce a fare solo un 68/19, che anche qui, un fine matematico potrebbe da solo confrontare a favore del francese.
Dopo la partenza del grandissimo Toto’, non ci fosse stato Cyril quindi, “molto probabilmente” ora staremmo sfidando l’Entella o peggio staremmo giocando qualche Derby con Pordenone e Triestina, grazie alla lungimiranza dirigenziale e tecnica degli ultimi 5 sciagurati anni dei friulani, che qui non voglio ne discutere ne commentare.
E come ringraziamento, nell’anno in cui il Napoli ha deciso di riportare a casa “l’infallibile” Duvan (mi pare di ricordare si chiami cosi), non gli affiancano una prima punta ma un doppione di ruolo come il “promettente” Kevin, rischiando fin da subito di fare un minestrone.
Sfido chiunque, all’età del nostro, dover sopportare l’idea di un altro anno in cui caricarsi sulle spalle le responsabilità realizzative di una sterile compagine di provincia, senza poter contare su una “vera”prima punta con cui giocare.
All’offerta della Fiorentina, squadra di nobile lignaggio (2 scudetti, 6 Coppe Italia, Coppa delle Coppe, Supercoppa Italiana, cosi per dire alcune..) di affiancare due giovani promesse del calcio nostrano, un certo Simeone e un certo Chiesa, taanto per parlare di “progetto”, il “nostro” Cyril non ha potuto resistere.
E non, dico non, credo non per mancanza di rispetto verso chi (pochi) lo hanno visto caricarsi le sorti bianconere nelle ultime disgraziate stagioni, ma forse per la mancata riconoscenza di quella Società che avrebbe potuto fare un investimento in più là davanti per metterlo in condizione di far rendere meglio l’intera squadra ma che invece fa tutt’altro proponendogli l’ennesimo anno di vacche magre.
Che poi, com’è finita lo sappiamo tutti no, è arrivato quel maxi Lopez che in cuor mio, non credo avrebbe fatto poi malissimo con un Cyril a fianco!
Ora mi chiedo, cos’avrete mai da fischiare “o voi raffinati cultori di gesta calcistico atletiche della compagine bianconera” se un giocatore festeggia nel modo più naturale una sua doppietta, anche se alla sua ex squadra?
Lo avreste fischiato se sbagliava a Udine, ora lo fischiate perchè ha dimostrato cosa vi siete voluti perdere?
E vorreste anche farmi rimpiangere il Duvan ora in blucerchiato perchè secondo voi segna con regolarità, in fondo spedendo in rete palloni che a Udine avrebbe di sicuro ciccato o maldestramente sparato fuori dalla porta avversaria (io si..ho buona memoria…)!!!!
Io qui ribadisco la mia riconoscenza a Cyril Thereau, e lo ringrazio anche da parte di chi inconsciamente non gli riconosce meriti e qualità, definendolo un anarchico, che poi è la vera natura dei fuoriclasse, o mi sbaglio?!?
Il vero problema di questa “squadra”, ritengo stia in fondo nei troppi alibi che si è creata negli anni.
Presi singolarmente, posso tranquillamente dire che la rosa messa a disposizione di Mister Del Neri sia di buon livello.
Fatto queso però bisogna saper assemblare, creare e gestire
Alla fine, sia forse per il metodo usato sia per la poca voglia di rischiare, risultiamo imballati senza proporre nulla di interessante se non un calcio sterile e antico, noioso e stucchevole!
Ma perche, messi come siamo, non rischiamo un Balic, un Bajic (quel colombiano ne ha avute di occasioni…) tanto per dire?
Chiudo qui il mio sfogo, a palla ferma, sperando di non avervi anniato troppo, e ora e sempre
FUARCE UDIN!