Dopo l’esordio domenica scorsa in campionato contro il Napoli capolista, ieri sera al Friuli Dacia Arena andava in scena il confronto, valido per il passaggio agli ottavi di Coppa Italia, Udinese-Perugia che metteva in palio proprio la trasferta del 19 dicembre al San Paolo contro i partenopei. Per la “seconda” di Mr Oddo ci si attendeva una vittoria sia per proseguire il percorso nella competizione, ma anche per vedere ulteriori passi in avanti già abbozzati domenica scorsa dove i bianconeri per nulla avevano sfigurato al cospetto degli azzurri. Il risultato finale di 8 a 3 con il quale i friulani hanno sconfitto gli umbri, oltre che ad essere “storico” e particolarmente roboante, cela aspetti positivi e qualcuno da rivedere, come l’allenatore pescarese ha sottolineato nel post-partita soffermandosi particolarmente su quello che meno gli era piaciuto; sentirlo parlare in maniera concreta di quanto la squadra debba crescere dal punto di vista tattico e mentale ci fa capire come in poco tempo si sia già fatto un’idea di quali “arcane” problematiche affliggano la nostra Udinese. Sono convinto che la strada intrapresa sia quella giusta perche’ oggi tutti i calciatori partono alla pari e chi offrirà maggiori garanzie tecniche, fisiche, tattiche, mentali avrà molto probabilmente, e senza corsie preferenziali, le proprie chances.
La gara ha offerto, al contrario appunto dell’ultima in campionato, segnali positivi per quanto concerne l’attacco dove Maxi Lopez e Lasagna hanno suggellato le proprie prestazioni con goals, assist, giocate interessanti e rigori procurati; mentre il reparto difensivo ha lasciato spesso a desiderare permettendo al Perugia di “bucare” per ben tre volte Scuffet. Si doveva vincere e si è vinto; e soffermandoci sui singoli le note liete sono arrivate soprattutto da Stryger-Larsen autore di una buona prova impiegato in un ruolo non a lui congeniale e da Ingelsson capace di fornire un ottimo assist per la quarta marcatura di Maxi ed a realizzare sicuramente la rete più bella della serata. Quindi diamo fiducia al lavoro di Mr Oddo, la cui mano già si vede, ma allo stesso tempo non penso che serva ricordare che ieri sera i bianconeri si trovavano al cospetto di una formazione che naviga nel centro-basso classifica del campionato cadetto e che la Serie A e’ un’altra cosa; in buona sostanza per uscire indenni da Crotone non basterà assolutamente l’Udinese vista ieri ma aspetto al più presto di festeggiare la “prima” vittoria (per lui sarebbe in assoluto) del nostro neo-allenatore.