Così diceva il grande Gino Bartali quando qualcosa non andava per il verso giusto, ed oggi non possiamo non citarlo nella partita tra il Monza del Cavalier Berlusconi e il Pordenone di Lovisa.
Partita tutto sommato non negativa ma neanche positiva, i ramarri pressano bene e riescono ad andare in vantaggio dagli 11 metri dopo un entrata fallosa su Tsadjout che poco dopo sigla la rete del vantaggio.
Il possesso c’è ed anche la chiusura nella fase difensiva nei contropiedi anche, purtroppo forse manca qul fattore C che ci penalizza un po’.
Monza oggi a polveri bagnate e nonostante questo poco dopo riesce a riprendere il vantaggio chiudendo la prima frazione in parità
Iniziano i secondi 45′ minuti e Rastelli corre già a ripari con un cambio a parer mio senza una giusta motivazione, in quanto Tsadjout risultava nella giusta condizione, fuori quest’ultimo e spazio al centrocampista Folorunsho che come succede da qualche partita prende il posto del compagno nel reparto offensivo.
Resiste fino al 72′ il club Friulano quando poi si fa’ scavalcare nelle retrovie lasciando andare sul 2 a 1 il Monza.
Seguono altri cambi intanto inserendo Kupisz al posto di Magnino E Pellegrini al posto di Zammarini che oggi è riuscito a dare un gioco nel reparto centrale del campo.
Non demordono i neroverdi che cercano ad ogni modo la rete per strappare 1 punto nel match odierno, purtroppo al 90′ chiude il risultato sul 3 a 1 Vignato mandando a casa gli 11 di Rastelli con zero punti.
Soddisfazione della prestazione, ma per niente contento delle sostituzione, il gioco lo sta facendo vedere in campo il tecnico neroverde, ma come schema è sostituzioni purtroppo non ci siamo.
Abbiamo comprato un Ciciretti che ha fatto solo 1 partita al momento senza più vederlo nel rettangolo verde, viaggiamo ancora con Folorunsho nel reparto offensivo quando invece Le capacità che ha possono servire come un ottimo centrocampista centrale.
Quinto match andato ora testa alta e concentrarsi sulla prossima partita contro il Vicenza al Theghil di Lignano Domenica 3 Ottobre.
Ottavio Di Meo