Siamo giunti così ad una partita da quasi dentro o fuori per le sorti della Nostra Cara Udinese. Il match di domenica prossima allo Stadio Friuli, che metterà di fronte gli uomini di Mr Davide Nicola alla cenerentola Chievo, è di quelli da non sbagliare perché riveste un’importanza vitale nel lungo e faticoso percorso del cammino bianconero sulla strada della salvezza. Sinceramente nessuno avrebbe immaginato che questo appuntamento, da non fallire assolutamente, potesse essere lo snodo di un’altra travagliata stagione. Ai problemi del campo e dintorni si è aggiunta pure la frizione/frazione tra i tifosi che, sempre encomiabili, non hanno ancora sciolto le riserve a riguardo del loro modo di stare vicino alla squadra, dopo il silenzio delle ultime due domeniche. Tornando al rettangolo verde l’Udinese arriverà alla gara in uno stato di emergenza che non riguarda esclusivamente la graduatoria ma anche il proprio reparto nevralgico; in un centrocampo che abbiamo capito essere il vero problema avremo Behrami ancora assente, De Paul non nel pieno del proprio splendore, Fofana e Mandragora stanchi e diffidati, Sandro e soprattutto Barak ancora ai box. La nostra difficoltà nel fare gioco ed ad essere propositivi, quindi ad indirizzare anziché subire le gare, potrebbe essere aiutata dal fatto che i clivensi, in pratica all’ultima spiaggia, non si presenteranno a Udine per non prenderle. Questo si è evinto anche dall’atteggiamento avuto dai veronesi nell’ultima loro trasferta di Empoli, dove solo due clamorose disattenzioni avevano reso inutile il doppio vantaggio parziale ottenuto al Castellani. Lo score dei gialloblù fuori casa recita che in 11 gare abbiano ottenuto solo 5 punti; frutto di 5 pareggi, 6 sconfitte con solo 8 goals realizzati e ben 23 subiti. Da tenere d’occhio il giovane attaccante polacco Stepinski (già 6 reti in questo torneo non partendo sempre titolare) ed il sempreverde Giaccherini. Mancherà invece, perché infortunato, l’altro “vecchietto” Pellissier, capace ancora di dare fastidio alle difese avversarie. Personalmente vedo nel reparto arretrato il loro tallone d’Achille ed auspico che i nostri vari Okaka, Pussetto, Lasagna e magari anche Teodorczyk possano mettere a “ferro e fuoco” per conquistare questi agognati 3 punti.