Ora l’Udinese ha innanzi a sé una sola incombenza, in tutto e per tutto tassativa. Deve assolutamente dimenticare al primo istante utile le figuraccia immane e spaventosa fatta invero in casa bianconera al cospetto del Chievo e ripartire. Facendolo in un solo modo, ovviamente. Ovvero mettendo la testa a posto, visto che la componente mentale sembra essere proprio quella determinante nella decifrazione dei problemi congiunturali della squadra di Mister Delneri. Bisogna dimenticare all’istante che al cospetto del Chievo si aveva la testa in tutto e per tutto evanescente e girare la barra mentale tutta a dritta in vista di una grara contro la Spal che richiede la massima concentrazione al momento possibile. Questo perché si devono raggranellare i punti persi al cospetto dei clivensi e ripristinare soprattutto la dignità di una squadra, l’Udinese, che sapeva perfettamente dimostrare ogni qualità mettendola sul campo. Ora deve ritornare proprio quella squadra, e le due partite prossime venture (perché dopo la Spal un’altra partita da vincere assolutamente sarà quella casalinga contro il Genoa) si devono vincere e basta. Questo perché se è stato assurdo agli occhi di molti non portare via l’intera posta nella partita contro i veneti, è da vedersi come improponibile non portare via l’intera posta in gioco al cospetto della seconda squadra di Genova. La squadra della lanterna è anch’essa una parigrado rispetto all’Udinese e non è possibile non pensare alla vittoria in confronto tale giocato tra le proprie “mura” di casa. Trattasi quindi di recuperare il terreno perduto, e magari anche qualche giocatore perso per strada in corso di preparazione estiva. C’è da dire però che Widmer dovrebbe essere recuperato solo in vista della partita del Milan, che è successiva a quella contro il Genoa, e che Perica (infortunatosi a sua volta contro l’Az Alkmaar) dovrebbe fare il suo rientro tra gli effettivi bianconeri a disposizione ad ottobre inoltrato. Quindi ora non resta che affrontare la congiuntura attuale con le forze che ci sono, ripristinando soprattutto l’onore di una squadra che dal punto di vista psicologico alla fine della scorsa stagione girava su livelli non certo paragonabili a quelli attuali. Il recupero dal punto di vista agonistico prevede pure un altro aspetto, ossia l’allenamento della squadra dal punto di vista fisico, visto che il collettivo bianconero sembra anche qui molto più indietro rispetto alla situazione che si configurava esattamente un anno fa a quest’ora. Si tratta quindi di lavorare intensamente in settimana su testa e gambe, di modo che già dalla prossima partita di campionato si possa vedere una Udinese all’altezza delle sue possibilità ed aspettative concretamente intelleggibili sin d’ora.
Articolo di
Valentino Deotti
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