Se noi tenessimo in debito conto le rilevanze recenti relative al rendimento dell’Udinese di Delneri espresso nell’ultima decina di giorni, di sicuro non vedremmo di buon occhio il fatto che già domani, ossia domenica 10 Settembre, si debba già scendere in campo. E invece la realtà è proprio questa; domani deve presentarsi alla sentenza del campo una Udinese che nelle ultime amichevoli di training non ha fatto di certo una bella figura, che nel corso di tali impegni ha dimostrato di essere migliorata per ben pochi aspetti dal punto di vista tecnico e agonistico, e che se le cose stanno come dice il campo non è di certo pronta ad affrontare con la giusta “faccia” il Genoa; ad Udine, per giusta giunta. E quindi sarebbe già una gran cosa che domani si riuscisse a centrare un “buon” pareggio contro la squadra della Lanterna, stando così i valori propri dell’Udinese. Di certo miglioramenti se ne sono visti, sia in difesa sia a centrocampo nel corso delle menzionate amichevoli infrasettimanali. Solo che non è che si possa andare avanti per molto in queste condizioni nei meandri del massimo campionato del calcio italiano. Per le mani abbiamo come si conviene una Udinese che non è altro che il fantasma di sé stessa, e che deve risolvere delle grane relative ad un organico che si deve completare anche per quanto attiene al reparto più avanzato, dopo che ha integrato nel suo centrocampo degli ottimi elementi che rendono completo il rispettivo reparto. Ma l’attacco no, non può seguitare in queste condizioni essendo privo di un ariete che funga da punto di riferimento cardinale per tutto il reparto. Ora non c’è nessuna figura sulla quale veicolare l’intero traffico di palloni sfornati dai reparti retrostanti ed è per questo che il gioco dell’Udinese non ha ancora un senso compiuto. Ma l’inserimento di Maxi Lopez di sicuro gioverà se non altro perché c’è un buon rifinitore che può adeguatamente fungere da supporto per la fase di rifinitura, mentre per quanto attiene al capitolo rifinitore la società vorrà provvedere di sicuro regalando una casacca ad un buon giocatore svincolato (visto che questa al momento attuale è l’unica soluzione di acquisizione calciatori possibile essendo il calciomercato stato chiuso ufficialmente a fine agosto…). E tra gli svincolati c’è una pepita d’oro smerciata a prezzo di assoluto favore che risponde al nome di Alberto Gilardino. Dare un contratto all’ex Fiorentina e Verona è un obiettivo da non fallire per la società bianconera, che siamo sicuri vorrà vagliare attentamente questa possibilità, che completerebbe in maniera estremamente propria e assai dignitosa la rosa della squadra portacolori del Friuli. Poi resterebbero da risolvere solo alcuni aspetti secondari ma non troppo che attengono alla forma atletica e alle sinergie interne proprie delle zebrette, ma ciò è pienamente realizzabile vista la competenza dello staff di Mister Delneri. Tempo una quindicina di giorni o forse qualcosa più e avremo una Udinese che finalmente sarà in grado di coprire in maniera adeguata buona parte del campo, con indubbie ripercussioni su numeri e sui risultati ottenibili dalla stessa… Stavolta gradiamo ripeterci per maggiore chiarezza: la crescita è solo una questione legata ad un fluire del tempo che stavolta non dovrebbe essere eccessivo.
Articolo di
Valentino Deotti
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