Che grande reazione si è vista domenica scorsa da parte dell’Udinese, quantomeno sul piano del gioco. Nella domenica nella quale era alquanto difficle riprendere a giocare in maniera plausibile, dopo che era successo quanto di più tragico la domenica prima con la dipartita di Davide Astori, l’Udinese ha tirato fuori l’ingrediente più apprezzabile. Ossia quel colpo di reni che ha qualificato tutto il carattere che in realtà è proprio della squadra di Oddo. Così abbiamo visto una Udinese che in lungo ed in largo per la gara ha semplicemente portato a spasso Madama Juventus sul suo campo. Una impresa che assume davvero un grande valore, e che conferma che l’Udinese è pronta a scendere in campo in tutte le accezioni e con ogni crisma allorquando se ne presenti la necessità. Quindi il fluttuare dell’Udinese in questo bailamme di campionato è molto probabilmente una questione psicologica, o ancor peggio di impegno, se vogliamo proprio dirla tutta. Una cosa è certa, però. Ora queste fluttuazioni vanno abbandonate e si deve iniziare ad imbracciare quella costanza di rendimento che allorquando siamo praticamente a Pasqua va garantita per forza. Non ci sono alibi che possano tenere. E quindi bisognerà tenere il campo almeno come a Torino, se non meglio, anche contro il Sassuolo, questa sera dalle 18, in quel della Dacia Arena. E come non farlo allorquando ci arriva di fronte una delle formazioni più in ambasce del campionato. Bisogna assolutamente cogliere l’occasione quindi per appropriarsi della partita che vede opposta l’Udinese ai romagnoli. Non ci si può permettere più di non vincere, e per giunta andranno vinte anche le altre gare residue contro le cosiddette “provinciali” del campionato… L’Udinese la sua bella figura la deve fare, e questa passa per il riguadagnare quantoprima la parte sinistra della classifica tricolore per poi rimanerci sino al termine del torneo. L’Udinese questo se lo deve mettere bene in testa, perché ogni altro traguardo che non la vedesse nella parte migliore del ranking sarebbe semplicemente il minimo vitale. Del quale non ci si può accontentare, il ragione dell’andamento dell’intero campionato che vede la squadra bianconera unica responsabile dei suoi alti e bassi. L’unica cosa che devono fare le zebrette per redimersi ora è vincere, appropriandosi del maggior numero possibile di punti nelle partite più alla portata. Ossia tre o quattro da qui alla fine, per le quali l’obiettivo è e resta uno solo: vincere, o giù di lì. Ora però bisogna mostrare la coerenza che porta a dare il meglio come fatto contro la Juve a Torino in tutte quelle occasioni venture. E questa, permettetecelo, diventa anche una questione di serietà, oltreché di coerenza rispetto ad un bagaglio sportivo tutto da onorare.
Articolo di
Valentino Deotti
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