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Grande attesa per un match che vede opposti due fra gli allenatori che hanno meno voglia di divertirsi del nostro campionato. De Paul coglie subito lo spirito del match, grazie anche ad una posizione in campo più adatta ad un mastino che ad una fatina. Nonostante l’impegno di Tudor nel volerci far sbadigliare, Sema nel delirio anarco-agonistico che lo contraddistingue, scalda subito I cuori di uno stadio Friuli quasi gremito, cogliendo un palo con destro a giro. Sul Tap-in ci pensa poi Lasagna a fare il pasticcio, questione di semantica regionale, spedendo la palla a lato a porta vuota anche se da posizione di fuorigioco. Ci pareva giusto segnalare anche questa prodezza. Mazzarri intanto è su un altro pianeta calcistico dove il suo Torino gioca alla grande. L’ Udinese fa la partita, accendendo a tratti la luce, salvo poi spegnere le lampadine con ciabattate. Si segnalano Samir con un tiro da fuori e per una diagonale da manuale delle giovani marmotte del calcio, Opoku per la garra, Jajalo per un tiro da fuori e la dedizione, De Paul per le calze accorciate dopo un lavaggio a 90 gradi. Ansaldi sembra Garrincha ma I pali della luce in maglia granata non lo assistono. E così, quando ormai eravamo tutti a pensare a cosa bere per risvegliare una domenica triste e uggiosa, De Paul la appoggia a Samir che fino ad allora le aveva prese (moralmente) da Ansaldi e Verdi, cross sul secondo Palo, Flipper, Okaka la butta dentro. Meritatamente. Per fortuna esistono questi guerrieri post decadenti che non si adeguano agli schemi. Nel secondo tempo Mazzarri torna sul nostro pianeta calcio inserisce Luis Nazario Da Lima ‘Zaza’ che da vero fenomeno fa impazzire la difesa bianconera. Lui e Belotti si alternano nel buco cosmico alle spalle di De Paul. Il sostituto di mr Tudor decide che abbiamo sofferto abbastanza, inserisce Becao al posto di Ter Havest e passa a difendere a 4 spostando Opoku sulla destra della difessa. Il fenomeno Luis torna nei panni di Zaza e l’ Udinese ricomincia a giocare, De Paul al centro incide di più. Jajalo esausto lascia spazio a Walace, Cosa abbiamo imparato? Con il 442 ci divertiamo di più e la squadra è più vicina a ciò che uno stadio e dei tifosi come quelli di oggi meritano ma soprattutto… Opoku sei il mio idolo.