Come è strano ed imprevedibile il calcio. Da un momento all’altro una singola situazione o addirittura un intero “bouquet” di circostanze può sbloccarsi in maniera negativa ma il più delle volte in senso positivo… Può “sbocciare” come si potrebbe logicamente dire. Ci eravamo lasciati, nell’ultimo appuntamento con “Punto Bianconero”, parlando di un mercato dell’Udinese che fino alla chiusura della scorsa puntata della rubrica sembrava letteralmente “congelato”. Poi un tanto virtuoso quanto rapido susseguirsi di circostanze ha portato al magico concretizzarsi di una circostanza di quelle che potrebbero segnare in maniera assai positiva e proficua il presente ed il futuro tecnico dell’Udinese. Improvvisamente l’incontro di due parti provvidenzialmente assiemate: da una parte l’Udinese di Paron Pozzo rappresentata dai suoi uomini mercato per eccellenza, e dall’altra i rappresentanti per il mercato di uno dei giocatori di calcio al momento più richiesti. Ebbene si, l’Udinese ha parlato del futuro di Duvan Zapata del Napoli, e ne è venuta fuori quella trattiva che in queste ore, salvo clamorose novità di sorta, dovrebbe essere in via di concretizzazione. Risolti alcuni problemi di dialogo infatti, l’Udinese dovrebbe essere molto vicina ad ottenere in prestito il promettentissimo attaccante che tanto bene sta facendo nel Napoli di De Laurentis. A confermare il fatto che si dovrebbe essere in via di finalizzazione della trattativa dovrebbero bastare, visto come stavano in precedenza le cose, le sole parole del rappresentante del giocatore sudamericano. “Abbiamo trovato un accordo…!” : si sarebbe fatto sentire esattamente in questo senso, proprio a ridosso della giornata di martedì scorso, nientemeno che il primo rappresentante del giocatore, ossia il suo procuratore che ha confermato che dunque sarebbero stati risolti tutti i problemi che sino a qualche giorno fa separavano le due parti protagoniste della trattativa. Stando a quanto detto dal procuratore ai microfoni dell’emittente colombiana Antena 2, L’Udinese e Zapata si sarebbero quindi praticamente messe già d’accordo per iniziare un nuovo progetto tecnico specifico per almeno un paio d’anni, ed ora l’Udinese può sentirsi più libera di portare avanti le altre faccende in sospeso che la riguardano. L’ammodernamento dello stadio procede spedito come un treno su un unico binario dedicato, mentre altre questioni prettamente di mercato bollirebbero già in pentola, quindi trovano conferma le parole del Direttore Sportivo bianconero Giarretta, che aveva promesso cospicuo lavoro sul fronte del calciomercato. E proprio da questo fronte arrivano le rilevanze maggiori per l’Udinese. Ma andiamo con ordine. L’Udinese per quanto riguarda la questione portieri, con il greco Karnezis che sarebbe una certezza dopo un campionato intero giocato davvero a livelli alti, e più o meno lo stesso discorso dovrebbe valere per Brkic, che tra i pali del Cagliari s’è messo in mostra in maniera più che discreta. E dunque, se consideriamo che Simone Scuffet rappresenta il terzo soggetto, essendo peraltro una validissima alternativa ai primi due dal punto di vista tecnico, le possibilità egregie tra i pali bianconeri davvero non mancano: il discorso porta è davvero a postissimo, per farla breve. Tanto che peraltro il giovane terzo portiere bianconero potrebbe addirittura avere il via libera per proseguire la propria carriera a breve scadenza in una società neopromossa ma validissima qual è il Carpi, che starebbe seguendo pure Marco Davide Faraoni, che dopo una annata molto proficua in quel di Perugia potrebbe giocare con maggiore continuità in una realtà come quella romagnola, che offrirebbe maggiore spazio pure al portierino bianconero prima citato. Per quanto riguarda l’attacco invece una giovane promessa bianconera, ossia il Rovini giocatore azzurrino che ha fatto vedere davvero belle cosucce in quel di Empoli, dovrebbe trovare spazio alla Pistoiese, mentre il più famoso Nico Lopez dovrebbe andarsene destinazione Chievo con la formula del prestito con diritto di riscatto, monetizzato a quota 9 milioni. Davvero discreta come cifra per il giocatore. Per il centrocampo invece uno dei nomi che si fanno in quota rinforzi possibili è quello di Bruno Peres, un esterno di mediana sudamericano dai numeri nobili che potrebbe giungere a Udine dal Torino. Sull’argomento comunque, per ora è certo soltanto il vivo interesse da parte dell’Udinese rispetto al giocatore, mentre la disponibilità del Torino a cederlo è tutta da verificare alla stessa stregua delle condizioni sulle quali basi fondare una trattativa. Peraltro le idee per rinforzare la squadra di sicuro non mancano nella testa dell’Udinese, che trarrà peraltro qualche danaro dalla cessione del giovane centrocampista Verre, anch’esso fatto maturare lo scorso anno a Perugia. La novità più nefasta e dalle tinte non certo sfarzose e piacevoli sembra essere principalmente una. Sembra essere sulla via del venir meno quell’attrattività che una volta stava dalla parte dell’ambiente dell’Udinese e che da qualche tempo a questa parte non sembra più una prerogativa così ingente. Lo abbiamo visto anche di recente: i giocatori non sembrano più così attratti dalla piazza udinese, e su questo piano qualcosa sembra essersi lacerato visto che l’unico giocatore che di recente ha celebrato la sua unione contrattuale con l’Udinese è l’iracheno Adnan. Non vorremmo che si fosse realmente rotto qualcosa in seno alla squadra e alla società bianconera. Questo non vogliamo pensarlo, e preferiamo pensare invece che l’arrivo in bianconero di un Top Player emergente come Duvan Zapata, anche se contrapposto alla partenza di un centrocampista di alto cabottaggio come Allan destinato proprio al Napoli, possa rappresentare l’inizio di una nuova era in cui la squadra bianconera possa avvalorarsi al fine di perseguire obiettivi rinnovati ed apprezzabili. Vogliamo pensare che questa squadra possa acquisire una quadratura tecnica ancor più degna rispetto a quella della squadra dello scorso anno, ed una personalità notevolmente più spiccata come quella che potrà costruirle intorno un allenatore di tempra del livello di mister Colantuono. Il nuovo stadio, e quindi la nuova era dell’Udinese, non possono certo essere salutati con un cattivo vissuto a livello generale, e di questa variabile dovrà tenere debita contezza ogni figura di responsabilità che graviti intorno alla squadra.