Il sole squarcia le nuvole sul Friuli e così prova a fare anche l’ Udinese, contro una Fiorentina di tutto rispetto lo sa bene la Roma.Raggi di sole se ne vedono tra le nubi di questo periodo, prudenti e si punge, ecco perchè la scelta di Pussetto e De Paul che hanno fatto impazzire la retroguardia viola fino a confezionare il gol di Larsen poi pareggiato da un tiro da fuori di Fernandes. A mio parere Nicola è uno degli allenatori più preparati che si sono visti negli ultimi tempi a Udine, con questo non intendo che gli altri che sono passati non fossero all’altezza, forse la parola più giusta è completi. Qualcuno ha detto ‘chi sa solo di calcio non sa niente di calcio’ questo per dire che non c’è solo il rettangolo verde con le righe, le porte, gli schemi, ma c’è tutto ciò che ci stà intorno e denaro a parte, una delle prime cose è la testa dei giocatori. Udine sono passate figure come quelle di Bertotto Calori Pierini Non ditemi che erano dei fenomeni, due di loro hanno vinto il pippero dell’anno per 2 volte consecutive, ma il cuore e la testa che hanno messo in questo gioco, gli hanno resi dei giocatori al di sopra delle loro qualità tecniche. In questi anni a Udine ci sono giocatori tecnicamente superiori a quelli appena nominati, ma certamente con un cuore ed una testa diversi, manca l’amore per la maglia che indossano. Sono professionisti fanno il loro compito, ci mancherebbe, ma sembravano fini a se stessi, non c’era l’amalgama non c’era il gruppo che nasce quando ti senti parte di qualcosa di unico che senti tuo, quel qualcosa che anche se sei più debole ti rende più forte del tuo avversario. Credo che Mr Nicola stia lavorando su questo più che sui numeri, il mental coach al giorno d’oggi è importantissimo anche nel calcio. Per un lavoro del genere però ci vuole tempo ma sembra che qualcosa stia cambiando. Mi dispiacerebbe che in caso di risultati negativi pagasse questo Mr con il quale si potrebbe aprire un ciclo che con la programmazione e gli innsti giusti potrebbe portare grosse soddisfazioni. La partita di oggi ha portato a casa un punto meritato e forse qualcosa di più, ai punti viste anche le potenzialità in campo i bianconeri avrebbero meritato qualcosa in più ma ciò che conta è la consapevolezza che giocando così tutto si sistema anche certi rancori con la tifoseria che oggi come comunicato ha fatto silenzio per tutta la gara. Si va a Torino dopo aver certamente giocato una buona partita, raccolto un ottimo punto, ma con il Bologna che battendo l’ Inter si avvicina sempre più. Saranno capaci i bianconeri di tornarsene fuori? A mio parere i mezzi ci sono, ora vediamo se il mix di bravura e fortuna, che nel gioco conta sempre, sarà giusto per non giocare di sabato il prossimo anno.