Il goal di Fofana, giunto già al settimo minuto del primo tempo, ci aveva illusi che l’Udinese potesse omaggiare Zico con una vittoria capace anche di riscattare la pesante sconfitta di Firenze; invece dopo che un poco “cattivo” Thereau al 13′ non riusciva a spingere in rete un cross dalla destra di un buon De Paul, situazione che molto probabilmente avrebbe indirizzato il match nei canali auspicati, via via i nostri hanno cominciato ad uscire dalla gara. Ciò avveniva non in maniera vistosa ma lenta ed inesorabile, tanto che nel primo tempo non si contano vere e proprie azioni da rete per i neroverdi ma l’incapacità dei nostri a ripartire non faceva presagire nulla di buono. Nella ripresa l’ingresso al 66′ di Defrel, con susseguente cambio di modulo da parte degli uomini di Mr Di Francesco, dava la svolta all’incontro che grazie proprio al neo entrato erano capaci, con due marcature in una decina di minuti, di ribaltare le sorti dell’incontro e di far sprofondare nello sconforto i tifosi bianconeri. Personalmente le motivazioni di questo inatteso stop/flop interno sono da ricercarsi ancora una volta in alcuni limiti cronici di una squadra “senza anima”, iniziando dall’incapacità di gestire le gare, per proseguire con la precaria condizione di alcuni interpreti ed aggiungendo, come già in occasione dell’ultima sconfitta, anche alcune responsabilità di Mr Delneri che a mio parere sembra aver perso lo smalto “gestionale” avuto fino a Natale. Concludo sottolineando che le occasioni da rete di Felipe e di De Paul, che hanno sfiorato il pareggio nei minuti finali, avrebbero cambiato il risultato ma non il mio giudizio globale sulla partita. C’è ancora tanto da lavorare e domenica si va a Roma (sponda biancazzurra) dove si concluderà il “personale” girone del Mr di Aquileia.