L’ Udinese a San Siro sponda Inter si presenta con un 532 che cambia a seconda della posizione di Pereyra, Success e Beto fanno a sportellate ma ogni tanto riescono anche ad impensierire l’ex portierone bianconero. Silvestri dice no più volte mostrando di che pasta è fatto, gatti urla ai suoi di non abbassarsi troppo, l’Inter spinge come se non ci fosse un domani alla prima metà si chiude con l’Udinese in attacco. Nella seconda metà i bianconeri si chiudono troppo il Mr cerca di inserire la vivacità di Deulofeu ma poco dopo Correa si beve Brambo, non ineccepibile in questo caso, e fulmina Silvestri 2 volte in 8 minuti. Si vedeva la superiorità nerazzurra che l’ Udinese avrebbe potuto reggere solo se fosse stata perfetta senza fare alcun errore e magari con un briciolo di fortuna, son mancate entrambe le cose. Una squadra più arrembante? Tutto può essere, soprattutto se si parla a fine partita, ma chi avrebbe usato tanto contro quest’ Inter? Penso che Gotti abbia fatto quello che poteva fare con quello che aveva in mano un giocatore al posto dell’altro difficilmente avrebbe cambiato gli equilibri, come ha detto anche Guidolin commentando la gara su Dazn. Cosa manca a questa squadra? Tre punti che saranno assolutamente da fare al Friuli nella prossima gara per nulla facile contro il Sassuolo. Anche per questo da martedì l’Udinese andrà in ritiro, scelta necessaria per ritrovarsi e non sbagliare la prossima partita. Obbligatorio centrare l’aggancio e recuperare il giusto spirito in settimana, tappa fondamentale per il cammino in stagione e per il futuro dello stesso Gotti che deve invertire la rotta