Per affrontare l’Atalanta che arriva da 4 vittorie in casa, Cioffi si affida a Perez, per quella che potrebbe essere l’ultima in bianconero, e Thauvin al posto di un acciaccato Pereyra. L’ Atalanta spinge e l’Udinese non riesce a trovare le distanze soprattutto a destra dove Ebosele corre a caso e non sa cosa voglia dire difendere, e Ferreira non riesce a tamponare le discese nerazzurre, proprio da lì nasce al 33′ il vantaggio bergamasco, dove oltre a mezza difesa anche il confermato Okoye sembra lento sulle palle come quella del gol. Thauvin, Samardzic e Lovric fanno il possibile ma manca sempre l’ultimo passaggio. Ebosele potrebbe farsi perdonare le varie mancanze difensive ma Carnesecchi sa parare e gli nega la gioia del gol. Quando i bianconeri saltano la prima pressione atalantina riescono sempre a rendersi pericolosi ma ci vuole anche freddezza e cattiveria nelle conclusioni, come fa Scamacca allo scadere della prima metà per il 2 a 0. Non era oggi la gara in cui cercare punti, contro una squadra che in casa ha preso gol solo 4 volte, ma si poteva certamente fare meglio. La cosa positiva è che si è risolto il problema dei gol nel finale, basta prenderli prima e si alleva la tensione. Seppur diversi dal solito anche oggi i cambi sembrano strani, fuori Samardzic e Thauvin, quest’ ultimo decisamente scontento, mentre Lazar è abituato, per Pereyra e Pajero, per me potevano giocare insieme soprattutto visto che non c’era nulla da perdere. Ezibue sicuramente meglio di Ebosele in fase difensiva, ma forse era in caso di pensarci prima di essere sul 2 a 0? Non si può dire che L’Udinese abbia giocato male, meglio ancora nella seconda metà seppur arrivando troppo poco alla conclusione dopo buone costruzioni, ma per fare punti ci vuole più continuità ed attenzione. Si vede Brenner per lui nulla di più che tanto movimento, per l’ Udinese invece classifica inchiodata in attesa di sapere se la prossima gara sarà a porte chiuse o meno, dove sarà fondamentale vincere con ogni mezzo.