Al Friuli arrivano i secondi bianconeri d’Italia, uomini contati per Sottil nell’ultimo match della stagione che il mister vorrebbe chiudere positivamente. Abankwah e Guessand se la cavano contro i colleghi avversari ben più conosciuti. La Juve nella prima metà non spinge più di tanto e l’ Udinese spreca una grossa con Beto oggi inguardabile. Sottil si sgola e si sbraccia, forse è quello che ci crede di più, i suoi arrivano al limite dell’area avversaria e nulla più. Mercato, vacanze, progetti mancanti e così in campo scende qualcosa che con ciò che ci dovrebbe essere per affrontare una partita di calcio ha poco a che vedere. Nella seconda metà, complici forse le urla di Sottil e le accelerazioni di una Signora vecchia, ferita, ma pur sempre presente, la partita si vivacizza. Abankwah s’infortuna ed entra Cocetta un 2003, dall’altra parte si risponde con un certo Di Maria. La Juve preme l’ Udinese resiste fino al 68′ quando Chiesa fa ciò che vuole in area e segna dando voce alle migliaia di persone che dicono di tifare Udinese ma contro la Juventus si confondono bianconeri. L’Udinese non esce più dalla propria metà campo, la cosa più ammirabile la curva bianconera per il tifo incessante e l’entrata in campo di tutti i ragazzini che Sottil aveva in panca. Ultimi minuti concitati, con un mezzo rigore non dato su Nestorovski, ma finisce tutto così, con la voglia dei giovani di farsi vedere, e quella di tanti titolari di cambiare aria, giocano 3 primavera in difesa ed il gol nasce per colpa di Perez, questa la foto di una gara persa per demerito dei vecchi, ma da cui di esce a testa alta per merito dei giovani, così i bianconeri salutano il campionato, speriamo che il prossimo porti tante novità e magari un progetto sportivo perché qui l’è tutto da rifare.