Innanzitutto, per me slogan imprescindibile, FORZA UDINESE!!!..In secondo luogo un “benvenuto” con annesso “in bocca al lupo” al nuovo MR Julio Velasquez che ieri è stato ufficialmente presentato nella sala stampa dello Stadio Friuli dando così inizio alla sua avventura friulana. Giovane, fresco, disinvolto, affiancato dal DG Franco Collavino e da un’interprete, ha dato vita alla prima conferenza stampa rispondendo ad una decina di domande poste da alcuni giornalisti che gremivano discretamente la “pancia” del nostro “tempio” pallonaro. Sinceramente, e non poteva essere diversamente trattandosi appunto di una “presentazione”, i temi affrontati sono rimasti al livello di mere frasi di circostanza e quindi le mie perplessità, unite comunque anche ad una certa dose di curiosità, restano immutate in merito alla scelta di puntare su questo profilo di allenatore. Ho avuto modo di esprimere più volte le mie considerazioni in merito all’importanza fondamentale della Società che resta la “padrona” delle decisioni, della gestione e quindi conseguentemente anche dei progetti e dei relativi risultati. Bene, se attorno al MR di “turno” non c’è una “sana” protezione, poi tutto può risultare inefficace od addirittura inutile. Dico questo perché se la dirigenza, nel recente passato, non e’ riuscita ad individuare correttamente, conseguentemente costruire e poi infine difendere le proprie scelte, e cito solamente gli ultimi due allenatori, cioè l’esperto Delneri ed il prospetto Oddo (Tudor nemmeno lo considero..), anche il “buon” Julio avrà molte difficoltà, soprattutto aggiungendo tutte le incognite derivanti anche dal suo inevitabile “noviziato”. D’altro canto possiamo contare comunque su una ventata di aria nuova, che magari non guasta, ma anche qui torniamo al punto precedente dove le frasi di presentazione e quelle di commiato (da questa o quella guida tecnica) restano sempre le medesime da un po’ di tempo a questa parte. Ripeto, nessun pregiudizio ( e ci mancherebbe altro ) ma purtroppo quello a cui abbiamo assistito nel recente passato non mi lascia tranquillo per le sorti della Nostra Amata UDINESE. Certo è che se al futuro nuovo DS (Prade’??) verrà concessa un minimo di autonomia gestionale, questi potrà intervenire con acume sul mercato per consegnare all’allenatore iberico una formazione che, anche questo da me sostenuto più volte, era già discreta negli ultimi due anni, nonostante un paio di “rami secchi” ed altrettante carenze in ruoli nevralgici del campo.
Chiudo ribadendo che quest’anno il campionato di Serie A sarà sicuramente più difficile e qualitativamente più probante, anche in virtù delle squadre che sono salite e saliranno dalla cadetteria; quindi per puntare alle “nozze d’argento” con la massima serie c’è da rimboccarsi (sul serio) le maniche e mettersi da subito al lavoro per vincere questa scommessa.