Per il derby triveneto che chiude il girone d’andata a Verona scendono in campo Sava, Solet, Bijol, Kristensen; Ehizibue, Lovric, Karlstrom, Payero, Kamara, Thauvin, Lucca. Subito in campo quindi il nuovo difensore bianconero che dà sicurezza a tutto il reparto, sarà un caso ma si corrono davvero pochi pericoli. Il primo tempo a parte due quasi occasioni che potevano essere importanti se Thauvin avesse avuto maggior fortuna, non ha nulla di eclatante da segnalare. Nella seconda metà i bianconeri ci provano di più, entrano Sanchez e Rui Modesto, Runjaic vuole vincerla e proprio il Ninho ha sul piede una buona palla ma perde l’attimo. Il Verona si difende come può così le ottime parate di Montipò, miracoloso su Atta ed una certa imprecisione bianconera consentono ai gialloblù per la prima volta dopo 15 partite di mantenere la porta inviolata pur se in 10 per oltre 20 minuti. Sorvolo sul mancato rigore per un contatto tra Suslov e Lovric nell’area di rigore dei padroni di casa, la ferita alla caviglia se la sarà invitata, ma non fosse stato per fuorigioco il rigore al Verona lo aveva assegnato per uno dei soliti tocchi di mano, a queste decisioni ci siamo abituati, per il resto la direzione di gara non è stata malvagia. L’accoppiata tra 10 e 7 ovvero Thauvin Sanchez oggi per un po’ si è vista ma non è riuscita a dare i 3 punti, che sarebbero stati anche meritati, ad una discreta Udinese che oggi avrebbe avuto bisogno della dea Eupalla ed anche di un po’ di testa e precisione in più, ma si sa statistiche alla mano il risultato piú probabile dei derby è X che infondo non fa male a nessuno… però…un famoso trio cantava…si può dare di più, magari giocando entrambi i tempi, ma la strada è quella giusta.