Cioffi, per fronteggiare la corazzata Inter, schiera una formazione inedita un po’ per dovere ed un po’ per provare a mescolare le carte. Si rivede Kristensen, Zarraga e Samardzic a centrocampo accompagnati da Thauvin e Pereyra in attacco senza una vera punta anche perché non erano disponibili. La squadra gioca bassa, non lasciando spazio ai nerazzurri e cercando di ripartire nelle poche occasioni concesse dagli avversari. Una sconfitta immeritata per un’ Udinese che va in vantaggio forse immeritatamente con un tiro beffardo di Samardzic, viene raggiunta nel secondo tempo con un rigore previsto dai nuovi regolamenti, che personalmente non mi convincono, e superata al 94° da un regalo della dea bendata all’Inter. Se i bianconeri sono andati in vantaggio con un gol un po’ fortunoso, la fortuna ha girato le spalle nel finale ai friulani che hanno perso due giocatori fondamentali per infortunio Lovric e Thauvin che è rimasto in campo per onor di firma, e la deviazione di Okoye sul palo che ha rimesso in gioco il pallone regalando la palla per il gol del vantaggio nerazzurro. Oggi l’Udinese non avrebbe potuto fare di più e se giocasse così con le dirette concorrenti vincerebbe ed avrebbe vinto sicuramente molte più gare con le dirette concorrenti, perché non è stata certo una bella gara, ma è stata giocata con attenzione e mettendo in campo il massimo possibile, per questo il finale fa male come anche vedere la Bluenergy Arena che in questo caso non mi sento di chiamare Friuli, che sembra San Siro. Questo finale fa male, i punti erano molto importanti ma dobbiamo guardare avanti a testa alta e fare meglio nelle prossime partite” non nasconde il grande dispiacere Lazar Samardzic. La gara purtroppo lascerà il segno speriamo che non condizioni l’incontro di domenica prossima con la Roma.