
L’Udinese al Meazza in mezz’ora ne prende 2 in fotocopia senza quasi accorgersene, soprattutto perché tutti pensano a coprire la porta senza andare ad attaccare l’uomo con la palla, l’Inter riempie gli spazi, aggredisce, l’Udinese prova a giocare ma i nerazzurri dominano. Atta, Lovric e Karlstrom non reggono il centrocampo avversario girando spesso a vuoto. Lucca di testa spreca una buona occasione per dimezzare le distanze. La squadra è stata impostata in modo molto difensivo, con una sola punta, Lucca, circondato dai difensori milanesi, perché non fare qualche prova con giocatori che hanno giocato di meno per prepararsi al prossimo anno? Meno voglia e meno motivazioni dell’ Inter che ha una forza ed una mentalità che dovrebbe essere d’esempio, c’è troppa Inter per questa Udinese, ma qualcosa in più ci starebbe e ad inizio seconda metà, con l’ingresso di Bravo al posto di Lovric, l’Udinese qualche grattacapo lo crea, l’ intensità e certamente diversa, ma è sempre l’Inter a tirare i fili della gara. Le assenze di Thauvin e di quello che doveva essere il suo sostituto Sanchez, infortunato in nazionale, pesano soprattutto quando l’Udinese prova a proporsi in avanti, dove si vede la mancanza di imprevedibilità e tecnica. Le azioni nerazzurre non si sviluppano quasi mai dal lato di Solet perché di lì, anche se ti chiami Inter che ha vinto le ultime sette partite su 8 contro l’Udinese, non si passa e se ti ruba palla a centrocampo, Oumar si permette un coast to coast ed una sciabolata che risulta una delle più belle cose della gara, accorcia le distanze segnando il suo primo gol in serie A e ridà vita ad una gara che Lucca subito dopo non pareggia solo per un grandissimo intervento di Sommer. Il mister ha chiesto spesso all’Udinese di avere più coraggio e di essere più alta, bisogna però anche partire con una formazione un po’ più coraggiosa, ma se il mister è partito con una formazione troppo rinunciataria, stravolgendo tutto e tornando alla difesa a 3, ha sicuramente saputo correggere il tiro tornando a 4 e con l’ingresso di Payero, Modesto e Zarraga ha cambiato faccia all’Udinese, timore per il calcio in testa ricevuto da Kristensen che sembra non aver causato gravi conseguenze. Ottime le palle da fermo battute da Pafundi, compresi i corner, su uno dei quali solo un super Sommer nega a Solet, in versione attaccante, il gol del pareggio. Nei minuti di recupero i bianconeri hanno tirato fuori tutto quello che avevano ed hanno dimostrato che se oltre ai piedi mette anche la testa questa squadra può giocarsela contro tutti e ci fa esclamare Udinese: Se solo Ti fossi svegliata prima….