L’Udinese conquista meritatamente i 3 punti nella gara di oggi pomeriggio allo Stadio Friuli che la vedeva opposta al Genoa. Le due squadre giungevano all’appuntamento con stati d’animo diametralmente opposti perché i friulani erano reduci dall’ennesimo cambio in panchina, mentre i liguri nell’ultimo turno si erano permessi il lusso di imporre il primo stop in campionato alla capolista Juventus. Mr Igor Tudor, nel giorno del suo ritorno sulla panchina friulana, decideva di giocarsela con Musso in porta, dietro con una linea difensiva a quattro composta da Stryger, Ekong, De Maio e Zeegelaar; in mezzo Sandro faceva il perno centrale e Fofana e Mandragora agivano da mezzali; mentre davanti era Okaka a fare da punto più avanzato con Pussetto e De Paul più esterni per chiudere il tridente. Sinceramente questo 4-3-3 di partenza spesso si modificava in un 3-4-3 o 4-5-1 e comunque, come più volte ribadito, più che scriverli sulla lavagna, i moduli vanno correttamente interpretati con aggressività, equilibrio e disciplina ed oggi possiamo assolutamente ritenerci soddisfatti di quanto sviluppatosi in campo.
Emettere giudizi affrettati potrebbe risultare inopportuno ma è altrettanto vero che dobbiamo sottolineare che qualcosa di nuovo e di buono si è visto; certo che il quasi immediato vantaggio, ottenuto già al 4′ con una ripartenza imbastita da Pussetto per Okaka con De Paul pronto a smistare per Fofana che metteva poi il Nr 7 bianconero nella condizione di battere quasi indisturbato a rete per l’ 1 a 0, permetteva ai padroni di casa di indirizzare il match sui binari auspicati e maggiormente consoni alle proprie capacità, potendo far male in contropiede con il proprio inarrestabile Nacio 23. Il Genoa ha fatto la sua onesta partita, ma l’impressione che ho avuto e’ che il risultato non sia mai stato in discussione e la meravigliosa realizzazione di Mandragora al 62′ certificava la netta supremazia degli uomini di Mr Tudor che poi sfioravano anche la terza rete per ben due volte con Lasagna che soprattutto nella prima occasione poteva fare molto meglio. Tre punti fondamentali che aggiunti a quelli ottenuti contro Chievo e Bologna consegnano un po’ di ossigeno alla classifica e la speranza che il nostro stadio possa tornare ad essere una fortezza.