Contro i lagunari rientrano Pablo Mari, Perez e Deulofeu, Udinese e Venezia sono due delle squadre con minor possesso palla e minor numero di passaggi in campionato, i padroni di casa hanno fatto 5 degli ultimi 8 gol di testa, l’ Udinese ha sempre preso gol nelle ultime 7 gare, lo stadio è pieno e ci sono almeno 2500 friulani al Penso, per una gara importante per tutti, dove la tensione è chiara e si vedono giocate da una parte e dall’altra. Il Venezia tiene botta e gioca anche più dell’Udinese ma dall’ asse Molina Beto nasce il primo grosso pericolo per il Venezia, che soffre il pressing bianconero e cade quando Deulofeu si prende e segna una cosa che l’ Udinese non ê abituata a vedersi assegnare e si chiama rigore. Arslan gioca bene, non è il Tucu e si vede, ma i bianconeri sembrano avere le idee chiare su come gestire la gara, nella prima metà solo ordinaria amministrazione per Silvestri che come sempre è una garanzia. I bianconeri sono superiori al Venezia che però, riesce a rimanere in partita, poi si dà che se non la chiudi il pericolo di essere beffati è sempre in agguato, infatti il Venezia passa a 4 dalla fine con uno dei pochi tiri del secondo tempo. Becao autore di una buona prestazione, la macchia con una scenetta per una presunta testata di un avversario, che avrebbe potuto risparmiarsi, ma si riscatta con il gol vittoria deviando di testa su corner perfetto del subentrato Samardžić che se mai fosse servito, mostra il suo piede vellutato sulle palle ferme. Un’ Udinese diversa, più brutta e sporca ma con il vestito giusto per la gara di oggi, virtualmente salva, con due gare da recuperare e le giornate che mancano alla fine, oltre al bel calcio che si vede ultimamente, si potrebbe arrivare al miglior punteggio degli ultimi anni.